Sanremo, le pagelle della quarta serata: Gianni Morandi e Jovanotti infiammano l’Ariston, esecuzione magistrale di Highsnob e Hu con Mr. Rain

Prima di giungere alla serata finale del Festival di Sanremo, c’è spazio anche per la serata delle cover, una serata incentrata solo ed esclusivamente su musica d’autore, che vede i cantanti in gara cimentarsi in pezzi nazionali e internazionali degli anni 60, 70, 80 e 90, accompagnati, se lo vogliono, da ospiti. Serata fantastica, all’insegna di esibizioni fantastiche dove non possiamo dare spazio alle critiche.


Noemi – (You Make Me Feel Like) A Natural Woman (Aretha Franklin – 1967): Apre lei la serata delle cover e lo fa sfoggiando una voce stupenda per una canzone per nulla facile. Si prende la scena. Voto 8.


Giovanni Truppi con Vinicio Caposella e Mauro Pagani – Nella mia ora di libertà (Fabrizio De André – 1973): Non è semplice reinterpretare una canzone di Fabrizio De Andrè, loro lo fanno, anche se senza strafare. Voto 6.


Yuman con Rita Marcotulli – My Way (Frank Sinatra – 1969): Grande interpretazione di questo ragazzo, accompagnato dalla jazzista rende omaggio a una delle voci più storiche. Voto 7.


Le Vibrazioni con Sophie and the Giants e Beppe Vessicchio – Live and Let Die (Paul McCartney – 1973): Beppe al piano, le Vibrazioni accompagnate da Sophie danno vita a una grandiosa cover, fatta di energia e di carisma. Voto 7.


Sangiovanni con Fiorella Mannoia – A muso duro (Pierangelo Bertoli – 1979): Canzone meravigliosa eseguita molto bene, anche se sul finale peccano un po’. Voto 6,5.


Emma con Francesca Michielin – …Baby One More Time (Britney Spears – 1998): La partenza non faceva presagire nulla di buono, invece poi si trasformano in una esplosione di energia, forza e carica senza eguali.Voto 8.


Gianni Morandi con Jovanotti – (Occhi di ragazza (Gianni Morandi – 1970) / Un mondo d’amore (Gianni Morandi – 1967) / Ragazzo fortunato (Jovanotti – 1992) / Penso positivo (Jovanotti – 1993): A un certo punto credevamo che prendesse fuoco il teatro Ariston! Esibizione esplosiva per un duo che a questo Sanremo sta letteralmente spaccando. Voto 9.


Elisa con Elena D’Amario – What a Feelin’ (Irene Cara – 1983): Voce meravigliosa di Elisa che ci ha abituato al suo inglese fluente, esibizione condita da una coreografia meravigliosa di Elena. Arte allo stato puro. Voto 7,5.


Achille Lauro con Loredana Bertè – Sei bellissima (Loredana Bertè – 1975): Intesa perfetto fra i due “diavoli”! In una esibizione pressochè perfetta, Achille ostenta tantissima umiltà nei confronti di Loredana; bellissima la dedica finale. Voto 8-.


Matteo Romano con Malika Ayane – Your Song (Elton John – 1970): Ottima esibizione da parte di due voci assolutamente perfette. Voto 7.


Irama con Gianluca Grignani – La mia storia tra le dita (Gianluca Grignani – 1994): Abbiamo detto che non c’è spazio per le critiche, ma qui Gianluca Grignani ha proprio sbagliato la sua stessa canzone. Diamo la sufficienza solo a Irama che ha salvato la situazione. Voto 6.


Ditonellapiaga e Donatella Rettore – Nessuno mi può giudicare (Caterina Caselli – 1966): Intesa vincente fra le due anche nella serata delle cover: il risultato è un bell’omaggio a Caterina Caselli. Voto 6,5.


Iva Zanicchi – Canzone (Milva – 1968): Standing ovation meritata per lei, che interpreta magistralmente questa canzone di Milva. Voto 7.


Ana Mena con Rocco Hunt – Il mondo (Jimmy Fontana – 1965) / Figli delle stelle (Alan Sorrenti – 1977) / Se mi lasci non vale (Julio Iglesias – 1976): Inizia da sola e sfoggia una gran voce, poi Rocco Hunt reinterpreta Figli delle stelle in chiave rap e la cover ha un suo perchè. Voto 7-.


La Rappresentante di Lista con Cosmo, Margherita Vicario e Ginevra – Be My Baby (The Ronettes – 1963): Interpretazione ottima con una voce che non lascia spazio all’immaginazione. Voto 6,5.


Massimo Ranieri con Nek – Anna verrà (Pino Daniele – 1989): Esibizione stupenda per due voci sublimi che sul finire si dividono a causa dell’emozione di Massimo Ranieri. Voto 7-.


Michele Bravi – Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi (Lucio Battisti – 1972): Lucio Battisti sarebbe stato onorato di sentire una cover così ben interpretata: emozione allo stato puro. Voto 8+.


Mahmood e Blanco – Il cielo in una stanza (Gino Paoli – 1960): Alla faccia di chi dice che senza autotune non vanno da nessuna parte! Le due voci si fondono formandone solo una. Voto 8.


Rkomi con i Calibro 35 – Medley di Vasco Rossi: Omaggio a Vasco con le sue canzoni rivisitate in una lettura pop rap. Voto 6,5.


Aka7even con Arisa – Cambiare (Alex Baroni – 1997): Replicare la voce di Alex Baroni non è assolutamente facile, eppure questo duo ha un crescendo pazzesco che sfocia in un finale da urlo! Voto 7,5.


Highsnob e Hu con Mr. Rain – Mi sono innamorato di te (Luigi Tenco – 1962): Canzone eseguita magistralmente con Mr.Rain che apre e chiude la cover in una maniera magistrale. Voto 8.


Dargen D’Amico – La bambola (Patty Pravo – 1968): Rivisitare questo pezzo storico in chiave dance era difficile, ma sinceramente il risultato non ci entusiasma più di tanto. Voto 6.


Giusy Ferreri con Andy dei Bluvertigo – Io vivrò (senza te) (Lucio Battisti – 1968): Non è la miglior versione di Lucio Battisti, ma Giusy ci mette la voce e la passione. Voto 6+.


Fabrizio Moro – Uomini soli (Pooh – 1990): Ha rischiato, portando sul palco questa canzone fantastica dei Pooh, ma ha fatto ancora una volta un capolavoro. Voto 8.


Tananai con Rosa Chemical – A far l’amore comincia tu (Raffaella Carrà – 1976): Canzone di Raffaella rivisitata in chiave rap che non ci entusiasma tantissimo ma che fa ballare il pubblico in sala. Voto 6.


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